Sono finalmente noti i vincitori della sesta edizione del Premio GAeM – Giovani Artisti e Mosaico una delle mostre di punta dell’VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo. Negli scorsi giorni sono sta-te, infatti, assegnati i premi alle opere scelte dalla commissione presieduta da Roberto Cantagalli, di-rettore del MAR, e composta da Paola Babini, Andrea Cingoli, Sabina Ghinassi, Stefano Jus, Laura Tonicello, Daniele Torcellini e Paolo Trioschi.
Le opere vincitrici che entreranno a far parte della Collezione di Mosaici Contemporanei del MAR sono:Hybrid VII (memoria) di Michela Tabaton-Osbourne per il premio Orsoni Venezia 1888 e, a ex aequo, Cuprum di Aleksandra Miteva e Tappeto per ospiti indesiderati di Irene Cesaro per il premio Nicola Cingoli.
Il GAeM nasce con l’obiettivo di promuovere, sostenere ed esplorare l’approccio al mosaico delle generazioni più giovani, sia nelle sue forme più identitarie, sia in quelle più sperimentali ed eccentriche; per questo prevede il conferimento di due premi distinti: un premio dedicato a opere realizzate con materiali e tecniche tradizionali in collaborazione con la storica fornace di produzione di smalti musivi, Orsoni Venezia 1888 e un premio dedicato a opere realiz-zate con materiali e tecniche non convenzionali in collaborazione con la Fondazione Nicola Cingoli.
Nel pomeriggio di sabato 16 dicembre alle ore 15.00 presso la Sala Martini si celebra la premiazione e sarà presentato il catalogo della mostra che documenta anche la novità di questa edizione: una terza sezione, Residenze musive, in collaborazione con GA/ER Giovani Artisti Emilia Romagna, che ha visto la realizzazione di due interventi site specific Costruire argini per torcere fiumi, di Roberta Cacciatore a cura di Ambra d’Atri, in collaborazione con Gruppo Mosaicisti di Marco Santi e Pialassa, di Rebecca Sforzani a cura di Arianna Maestrale (Mixta), in collaborazione con Koko Mosaico di Arianna Gallo.
Per l’occasione verrà presentato anche il catalogo LATO Sensu – Declinazioni del mosaico contemporaneo la mostra curata da Sabina Ghinassi, Eleonora Savorelli e Paolo Trioschi allestita durante la Biennale di Mosaico Contemporaneo del 2022.