Nello spazio della manica lunga della Biblioteca Classense sono allestite le opere di artisti e artiste under 35 selezionati con il concorso GAeM – Giovani Artist* e Mosaico, in una mostra collettiva a cura di Sabina Ghinassi e Antonio Rocca. Il concorso, in collaborazione con Orsoni Venezia 1888 e Fondazione Cingoli, esplora le ricerche delle generazioni più giovani, sia nell’utilizzo di materiali e tecniche tradizionali, sia con proposte alternative e non convenzionali e consente inoltre di organizzare due residenze d’artista, in collaborazione con GA/ER Giovani Artisti Emilia Romagna.
GAeM celebra la contemporaneità del mosaico in tutte le sue forme, dall’utilizzo di materiali e tecniche tradizionali alle sperimentazioni più innovative che reinventano questo linguaggio artistico millenario. L’iniziativa valorizza le ricerche che dialogano con le pratiche costitutive del mosaico, offrendo loro visibilità in una città come Ravenna, la cui identità è indissolubilmente legata a quest’arte.
L’esposizione presenta un percorso attraverso due sezioni complementari che riflettono la duplice anima di GAeM. La prima sezione riunisce gli artisti che hanno scelto di lavorare con materiali e tecniche tradizionali: Adelaida Sharakhova, Anica Kitanoska, Cheng Yinzhuoran, Chiara Domenicali, Daniela Iurato, Elena Andreea Diaconita, Federica Sangiorgi, Francesca Fantoni, Gaia Liberatore, Isabella Catino, Lorenzo Baruzzi, Marica Zanga, Martina Di Mattia, Mila Dobresvska, Pedro Silvani, Ruta Marija Tokarevaite, Sofia Liapis, Vera Belikova, Vsevolod Prokhorov e Yuyu Zhao.
La seconda sezione accoglie invece le ricerche contemporanee che sperimentano materiali e approcci innovativi: Aleda Shqalsi, Alice Voglino, Amira Teresa Nappi, Asia Fusco, Cecilia Damiani – Ilaria Pennoni, Elisa Pietracito, Francesco D’Angelo, Giovanni Manara, Greta Di Naccio, Guglielmo Culatti Zilli – Camilla Sdraulig – Anna Paties, Irene Giornelli, Jessica Ferro, Luca Federico Ferrero, Martina Minzoni, Miriam Fabietti, Silvia Mantellini Faieta e Yihong Yang.
Questo panorama completo testimonia la straordinaria vitalità del mosaico contemporaneo, un linguaggio espressivo capace di attraversare i secoli mantenendo intatta la propria forza creativa e la capacità di reinventarsi continuamente.
Sabato 13 dicembre la giuria ha premiato i vincitori:
Per la sezione dedicata al mosaico tradizionale, realizzata in collaborazione con la storica fornace Orsoni Venezia 1888, il premio è stato assegnato a Sofia Liapis con l’opera Madonna (2024) che ha segnato l’incontro virtuoso tra la filologia musiva e contenuti contemporanei, quali la riflessione critica sull’immagine della classica Maternità.
Per la sezione dedicata ai linguaggi non convenzionali e sperimentali – sviluppata insieme alla Fondazione Cingoli – il premio è andato a Luca Federico Ferrero con Bordo Mare (2025), opera concettuale, riflessione raggelata sul nostro desiderio di dominio/coercizione su ciò che è la Natura.
Entrambe le opere entreranno a far parte della Collezione di Mosaici Contemporanei del MAR, a testimonianza del ruolo del Premio nella costruzione di un archivio vivo e in continua evoluzione.
Menzione speciale a Silvia Mantellini Faieta che, con l’installazione site-specific Sidus è entrata in dialogo immersivo con gli spazi del Chiostro della Manica Lunga, attraverso un intreccio di memorie personali e suggestioni della storia di Ravenna.
