Miss Lala al Circo Fernando
repliche ore 16 e ore 17 Miss Lala al Circo Fernando / In a room
in scena Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch
coreografia e regia Chiara Frigo
drammaturgia Riccardo de Torrebruna
musica Laura Masotto
cura del progetto Nicoletta Scrivo
produzione Zebra Cultural Zoo
con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Teatro di Dioniso, Anghiari Dance Hub, ResiDance – azione del Network Anticorpi XL
durata 35 minuti
Miss Lala al Circo Fernando | site-specific
è un’esperienza intima,
una composizione artistica in tempo reale,
una narrazione orale, animata da un corpo che parla e danza allo stesso tempo.
Come agli albori del Circo, gli spettatori si avventurano in uno spazio intimo per vedere da vicino “il diverso”, “il fenomeno”. Lo chapiteau di Miss Lala è una dimora calda, accogliente, in cui gli ospiti sono seduti attorno a un tavolo imbandito di foto e di scritti: un archivio dal quale le persone del pubblico possono attingere. Frammenti, memorie, aneddoti e altre suggestioni. In base alla scelta istintiva delle persone, Marigia Maggipinto compone un racconto in tempo reale, in cui a tratti riemerge la sua danza. Non si tratta di commemorare, ma di rivivere ad ogni diversa sollecitazione quel bagaglio di esperienza artistica e umana. La presenza di Pina Bausch aleggia dunque lungo il racconto, innescando da lontano la sua danzatrice. Marigia si fa corpo e parola per assecondare le scelte degli spettatori, pronta a improvvisare di nuovo sulle corde sottili della memoria.
Festival Ammutinamenti 2024
CONTROTEMPO
La parola che dà il titolo a questa ventiseiesima edizione del Festival Ammutinamenti rivela il desiderio di scardinare abitudini consolidate e lasciarsi sorprendere da un nuovo incedere. Contrastando la temporalità veloce ed effimera dell’evento, scommettiamo sempre di più su processi collettivi che hanno necessità di un tempo lungo per generare nuovi incontri e stabilire un patto di fiducia: progettualità che si sviluppano durante tutto l’anno e che ridefiniscono le relazioni tra opere artistiche, pratiche e comunità.
In Controtempo alleniamo la capacità di inserire pause ed elementi di contrasto nel nostro tempo regolare scandito da impegni, scadenze e risultati da raggiungere, per creare uno spazio di ascolto e di osservazione e tentare il superamento di schemi regolari, concedendoci, così, nuove possibilità e generando nuovo ritmo per entrare con profondità nel presente, nel proprio corpo, nell’incontro con l’altro, nei luoghi che attraversiamo quotidianamente, lasciandoci sorprendere dalla forza delle asincronie, degli slittamenti, delle armonie e dei contrappunti.
Questa edizione si manifesta come un percorso di rivisitazione percettiva che si muove tra esplorazioni urbane, nei luoghi del quotidiano e dell’inesplorato, tra laboratori e condivisione di pratiche artistiche, tra performance che si fondono con la città e una nuovissima sezione musicale.
È una risonanza di corpi e voci eterogenei e complementari.
È un’ostinata alternativa al tempo che viviamo.
Scegliamo di andare Controtempo e accogliere le sensazioni che lo accompagnano?