La memoria fisica della materia, attraverso una selezione di artisti e artiste di generazioni diverse, intende mettere in evidenza le pratiche sperimentali del mosaico, di ambito ravennate, in cui i materiali che hanno caratterizzato la tecnica nell’antichità sono esplorati nella loro presenza e concretezza, alla ricerca di forme, spazi, equilibri e contrasti, al di là di ogni intenzione rappresentativa.
Le opere di Paolo Racagni, Marco Santi, Valentino Montanari, Almuth Schöps, Felice Nittolo, Sergio Policicchio, Toyoharu Kii, Daniele Strada, Marco Bravura, Verdiano Marzi, Stefano Mazzotti, Takako Hirai, CaCO3, Sara Vasini, conferiscono alla presenza materica delle tessere il ruolo preponderante della composizione, l’analisi di un grado nuovo dello spazio e la libertà della sperimentazione.