Due nuove opere nelle collezioni del MAR di Alberto Burri e Daniel Buren

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Siamo felici di annunciare l’arrivo al MAR di due opere di eccezionale valore storico e artistico, concesse in comodato e ora parte integrante del nostro percorso espositivo. Due tasselli preziosi che arricchiscono la collezione del museo e rafforzano il dialogo tra passato e presente, tra arte italiana e internazionale.

Alberto Burri – Nero e Oro (1993)
Dalla serie ispirata a Ravenna, ora al MAR

Dopo il successo della mostra BURRIRAVENNAORO in occasione della VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo, arriva al MAR l’opera Nero e Oro (1993) di Alberto Burri, uno dei grandi maestri del Novecento. Il lavoro proviene dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e appartiene a un ciclo ispirato alla serie Bisanzio (1991), legata al profondo legame dell’artista con Ravenna e la sua eredità bizantina.
Quest’opera segna un ritorno simbolico dell’arte di Burri nei luoghi che l’hanno ispirata, rinsaldando il legame tra la sua visione e il patrimonio artistico della città. Un’aggiunta che rafforza l’identità del MAR come spazio di dialogo tra passato e contemporaneità.

 

 

Daniel Buren
Peinture acrylique blanche sur tissu rayé blanc et gris clair (1972)
L’essenza concettuale del segno ripetuto

Dalla scena dell’arte concettuale francese, arriva al MAR un’opera iconica di Daniel Buren, concessa in comodato da una collezione privata. Caratterizzata dalle celebri strisce verticali bianche e grigio chiaro, questa pittura rappresenta in pieno la poetica di Buren: uno “strumento visivo” impersonale e replicabile, capace di interrogare lo spazio e il significato dell’opera stessa. Un’occasione unica per riflettere su come un gesto semplice possa diventare un potente linguaggio visivo.

 

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